È la storia d’amore tormentata tra un Sacerdote e una ragazza, Maggie, in un arco di tempo che va dal 1915 al 1969. Maggie vive in una fattoria con la sua famiglia in Australia, a Drogheda. Il romanzo inizia con lei bambina fino alla sua adolescenza e padre Ralf le sta accanto. Maggie dai diciassette anni in poi cercò disperatamente l’amore di Padre Ralf, ma questi, pur amandola, era fermamente convinto della sua vocazione sacerdotale. Maggie allora tentò la sorte, cercando un uomo che l’amasse, ma purtroppo commise un grosso sbaglio e sposò un uomo egoista, presuntuoso e avido di denaro. Stanca e delusa, poco dopo aver messo al mondo una bambina, lasciò suo marito. Era molto depressa e i due coniugi presso cui prestava servizio come domestica, le diedero il permesso di trascorrere un periodo di vacanza nella loro villetta su un’isola. Padre Ralf la raggiunse, spacciandosi per suo marito per evitare scandali. Trascorsero momenti d’amore, e poi lui tornò in Vaticano. Maggie rimase incinta ed ebbe un figlio, ma non glielo disse. Quindici anni dopo Padre Ralf, diventato Cardinale, tornò a Drogheda, e lui e Maggie si amarono ancora. Il figlio Danae diventò sacerdote ma durante una vacanza affogò cercando di salvare due turiste. Fu un duro colpo per Maggie, così pure per Padre Ralf quando seppe che Danae era suo figlio.
commento
Uccelli di rovo è un romanzo d’amore che mi ha tanto coinvolto e non vedevo l’ora di continuare a leggerlo. Però una cosa mi ha deluso, ed è stata la vaghezza, il detto non detto sull’amore tra Maggie e Ralf. Padre Ralf non aveva intenzione di lasciare la tonaca per sposarsi perché amava di più di Dio ed io lo capisco, anch’io ho degli ideali che non abbandonerei per nulla al mondo. Fu realizzata una serie televisiva negli anni ottanta, ma ci sono tante differenze tra la serie televisiva e il romanzo.
