FEMMINISMO ISLAMICO: Corano, diritti, riforme
Autrice: Renata Pepicelli
Sinossi del saggio
Nel mondo si può essere femministe islamiche occidentali e orientali? Il testo narra come sono state sottomesse le donne nei secoli dagli uomini musulmani e di come l’Islam sia una religione patriarcale. Il testo sacro sancisce l’uguaglianza e la parità dei sessi, ma di fatto ancora oggi le donne musulmane si battono per l’emancipazione femminile. Nel libro tre di queste donne spiccano con maggior rilievo: NADIA YASSINE definita un’icona del movimento, HEBA RAOUF EZZAT definita la voce di internet; infine KONCA KURIS con la sua tragica storia di battaglia per la secolarizzazione delle donne conclusasi purtroppo in martirio femminile.
Un pomeriggio di primavera, mentre stavo a Club Itaca Lecce, nel gruppo lettura, noto nella libreria un libro dalla copertina di colore giallo dal titolo “Femminismo islamico”. Prendo il libro, lo porto a casa, lo leggo tutto d’ un fiato in sette ore, non osservo neppure l’orario per quanto ha catturato la mia attenzione coi suoi argomenti molto delicati sull’emancipazione femminile, sia orientale che occidentale. Il femminismo islamico è un movimento creato da donne islamiche per l’emancipazione femminile, per creare un popolo basato sul progresso senza arretratezza e per costruire un futuro pacifico e senza violenza. Ci sono uomini musulmani che accettano il movimento femminista islamico perché comprendono che è meglio avere cultura sociale per costruire solide basi per una civiltà moderna piuttosto che civiltà in cui parte della popolazione è analfabeta e dove regnano ignoranza e violenza. Il libro sottolinea come laddove vi è emancipazione femminile vi è un’apertura mentale positiva. Inoltre, ci fa notare che lo stesso testo sacro rende libero l’individuo se viene interpretato in modo coerente e con un’ottica moderna che dia spazio anche a una prospettiva di genere.
Consiglio vivamente la lettura di questo libro per chi volesse approfondire gli aspetti dell’emancipazione femminile soprattutto nel mondo islamico, dove spesso la donna è ancora succube dell’uomo e la sua dignità umana ancora non riconosciuta.