“È così bello essere felici! ognuno dovrebbe essere felice!”
Tradotti dall’inglese, così recitano i due versi principali della canzone “Happy” della cantante Alexia, peraltro italianissima, ricorrenti nel ritornello. “Happy” fu lanciata nel 1999 ed è perfetta esponente del filone Europop, genere caratterizzato dall’immediatezza dei testi, quasi sempre romantici e/o sensuali, e dalla musica travolgente.
Con un testo così sbarazzino e un ritmo irresistibile, non sorprende come questo brano abbia in breve tempo trovato una platea internazionale e sia brillantemente sopravvissuto ai decenni, per rimanere un classico della spensieratezza e del ballo sfrenato.
Alla base, “Happy” è una canzone d’amore: nel videoclip ufficiale, Alexia si innamora a prima vista del protagonista di un film ambientato negli anni ‘50, da lei visto in TV. L’attrazione è tale da trasportarla, per magia, in quel mondo da fiaba, ispirato chiaramente al musical Grease: ci vige il sorriso, e le uniche attività sono cantare e ballare.
You bring the sunshine into my life
Alexia
Your lips are burning and the feeling is right
I can’t believe it’s true that you’re mine
Don’t let me down
Una tale ostentata gioia potrebbe anche, per qualcuno, apparire sinistra: ma all’osservatore attento è chiaro che il messaggio è puro. Alexia sta guardando un film allegro, e ne è giustamente divertita: il suo amore durerà fino ai titoli di coda, e poi chissà quale altra emozione l’aspetta. Sarà contrariata dalla fine del film? rattristata? semplicemente stanca? Non importa: in quel lasso di tempo lei è felice. E che sia duratura nel tempo o solo passeggera, la felicità è sempre qualcosa a cui anelare e di cui non vergognarsi. Per quanto ogni emozione risulti irrinunciabile e meriti rispetto (sono anche i nostri momenti di rabbia, ansia, tristezza, gelosia, eccetera a renderci umani, e sono indice di un buon equilibrio psichico), la felicità, o serenità d’animo che dir si voglia, è sinonimo di benessere mentale.
Ma come raggiungere il benessere mentale?
Non è certamente facile, e soprattutto è non univoco: ogni essere umano è unico, e unici sono i suoi gusti e le sue emozioni. L’importante è: mai cessare di lottare. Mai arrendersi al malessere, anche quando sembra imbattibile. Se necessario, rivolgiamoci a qualcuno che possa aiutarci. Parenti e amici, certo, ma se non dovesse bastare non dobbiamo avere paura di ricorrere all’assistenza dei professionisti della salute mentale. A Club Itaca Lecce non ci stanchiamo mai di ripeterlo: prendersi cura della propria salute mentale non è diverso dal prendersi cura della salute fisica. È questo lo stigma contro cui ci scontriamo quotidianamente.
“È così bello essere felici! ognuno dovrebbe essere felice!” E se anziché essere il ritornello d’una canzone, lo fosse delle nostre vite?