Una vita senza l’altro
Questa canzone dal ritmo struggente e malinconico racconta una storia d’amore conclusa con una rottura molto dolorosa da parte di una ragazza, della cui identità non si sa nulla, e del protagonista, lo stesso Gianluca Grignani, che definì questa relazione come qualcosa attinente a un benessere paradisiaco; come poi chiamò il suo primissimo album “Destinazione Paradiso”.
Primo amore
Siamo agli inizi degli anni ‘90, avevo 16 anni ed ero un’adolescente alla ricerca della felicità affettiva. Nell’agosto del ‘94 vissi la mia prima storia d’amore con un coetaneo, con le note struggenti di questa canzone. Purtroppo, come la canzone, tale storia si concluse in maniera dolorosa per quell’età piena di incertezze e con molto rammarico, e io non capii mai bene il motivo della rottura. Lui mi spiegò che non era in grado di gestire questo suo sentimento verso di me e ci rimasi molto male. Ascoltando di continuo questa canzone, con nostalgia, mi rimase impressa una strofa, nonostante ormai la mia non più giovane età ‘’si dice che per ogni uomo c’è un’altra come te e al posto mio tu troverai qualcun’altro uguale”. No, non lo credo. Rimanemmo quasi amici ma anche lì non funzionò. Diversi anni dopo, con tutte le vicissitudini che ho passato, questa canzone dei primi anni ‘90 mi fa riflettere sulla vera intensità del sentimento chiamato “Amore”, non facile da gestire qualora come me si soffra di intemperanze caratteriali: o meglio, il mio carattere era un groviglio di sensazioni che non riuscivo bene a spiegare, data l’immaturità della giovinezza che forse si è protratta anche in età adulta. Il sentimento affettivo come tutti i sentimenti va prima elaborato nell’emotività dell’Io come mi spiegò la mia psichiatra. Insomma devono combaciare Io e Tu, in modo da creare quello che tutti chiamano il “rapporto a due”, il cosiddetto noi. Ci amiamo stando insieme con il cuore, con la mente, con l’anima e con il corpo.
“Sai penso che non sia stato inutile stare insieme a te, ok, te ne vai, decisione discutibile ma sì, lo so, lo sai.”