Un inestimabile patrimonio storico nel nostro quartiere, la natura, la sua grandezza, i colori, la sua presenza così imponente a pochi passi dal centro della città. Martedì 16 gennaio 2024 abbiamo avuto il piacere di intervistare il direttore della struttura Fernando Miglietta, che ci ha accolto nella sua maestosissima Torre del Parco. Torre del Parco è un complesso monumentale unico nella città di Lecce che grazie ai suoi spazi può ospitare eventi di ampia natura, da grandi rassegne culturali a cerimonie private, da tutto il mondo.
Qual è la storia di Torre del Parco?
“Torre del Parco” è una struttura del 1419 edificata dal principe dell’epoca Giovanni Antonio Orsini del Balzo figlio di Maria D’Enghien e di Raimondo Orsini del Balzo. La struttura è nata per offrire a sua madre, contessa di Lecce, una dimora adeguata perché prima risiedeva nella torre di Belloluogo risalente al 1300, ed è rimasta una struttura unica nella sua originalità. Negli anni abbiamo rinvenuto dei reperti che ci hanno dato modo di ricostruire pezzi di storia: una delle sale del piano terra ospitava un tribunale, nelle salette vicine la “Zecca”, invece nel piano inferiore della torre c’erano le prigioni. Questa è un’indicazione di massima della Torre del Parco. Questa struttura ha il nome “Torre del Parco” perché era circondata da un parco molto vasto, che si estendeva fino alle porte della città e poi dall’altra parte oltre l’attuale circonvallazione, il cosiddetto “parco di dentro” si estendeva fuori dalla città, il “parco di fuori” invece si estendeva in direzione della città, per questo si chiama “Torre del Parco” anche se adesso il parco non c’è più perché è stato inglobato dalla città che è avanzata.
Ci sono stati dei personaggi illustri che lo hanno vissuto?
Maria D’Enghien e Giovanni Orsini del Balzo, lei era una figura molto illustre all’epoca ed arrivò addirittura a sposare il re Ladislao di Durazzo, erede di Napoli che all’epoca cercava di annettere i territori della contea di Lecce e del principato di Taranto, non riuscendoci con le armi convolò a nozze, anche se per poco tempo. Non fu un matrimonio felice, per una serie di aspetti, tra cui anche la presenza della sorella del re, Giovanna II, detta ‘’Giovanna la pazza”, che fu collegata a delle leggende. In realtà questa non è la torre di Giovanna, lei era una nobildonna molto particolare che imprigionò anche Maria D’Enghien dopo la morte del fratello.
Cosa simboleggia Torre del Parco per la città di Lecce e per San Lazzaro?
Torre del Parco è una delle strutture più antiche della città. Per un lungo periodo è stata lasciata nel degrado e addirittura molti dei leccesi, prima del rinnovamento, non la conoscevano nemmeno. Si parlava di archi, il ponte che attraversa la strada, e ricordo che all’inizio della mia attività molti mi chiedevano “Ah! addirittura c’è pure una torre?”. Poi dopo aver ristrutturato e avviato questo business, che ha permesso anche alla città e non solo ai turisti di conoscere questa struttura un tempo abbandonata, adesso c’è un’identificazione della struttura come complesso monumentale e anche ovviamente come posto dove è possibile festeggiare qualcosa di piacevole.
Che rapporto si è costruito negli anni tra Torre del Parco e San Lazzaro?
Torre del Parco è sempre stata una struttura che ha voluto dare alla città la possibilità di poter conoscere e ammirare la sua bellezza storica, non solo per chi è interessato ad organizzare un evento, ma anche per chi trova il piacere di visitarlo e di approfondire. La Torre ha molto da raccontare e quindi siamo molto aperti a delle iniziative di tipo culturale e non solo. Spero che ci sia un buon rapporto con la città e con il quartiere.
Rispetto alla funzione attuale di Torre del Parco, la sua posizione nel quartiere San Lazzaro ha aiutato l’attività turistica?
La città di Lecce è turistica e molto accattivante, la Torre del Parco è aperta a tutte le bellezze che la città offre come anche altre attività nel territorio. Noi organizziamo eventi di varia natura tra cui matrimoni, non solo di persone del luogo, ma anche di persone che vengono da fuori. Ospitiamo molti stranieri che decidono di venire a Lecce per visitarla. Fortunatamente, ci troviamo in una posizione strategica perché siamo a due passi dal centro storico. La posizione permette la possibilità di arrivarci con facilità grazie alla vicinanza della circonvallazione e un grande parcheggio. Grazie a questo, possiamo ospitare un numero elevato di persone.
Lei che rapporto ha con questo quartiere e da quanto è qui nella Torre del Parco?
Io abito a San Lazzaro da quando avevo 14-15 anni. La mia famiglia è originaria di Carmiano e avevamo acquistato Torre del Parco con l’intenzione di abitarci. Tuttavia, col passare del tempo e con diversi ostacoli della sovrintendenza che ci hanno portato ad allungare di parecchio il restauro della struttura, i progetti alla fine sono cambiati e abbiamo deciso di aprirla al pubblico piuttosto che adibirla a dimora privata. Attualmente l’attività va bene.
Quali punti di riferimento, secondo lei, ci sono nel Quartiere San Lazzaro?
Questa è una bella domanda. Il quartiere è uno dei migliori della città e si trova in un punto residenziale e molto vicino al centro, sia Piazza Mazzini che la zona più storica. Altri riferimenti, che mi vengono in mente, sono la Scuola Media e l’ex cinema Santa Lucia.
Lei attualmente vive nel quartiere?
Mi sono semplicemente spostato dalla torre di pochi metri.
Ci sono stati eventi di particolare importanza, che avete ospitato qui e che sono passati nella storia della città?
Sì, ne abbiamo ospitati molti… soprattutto eventi culturali come il Festival del Cinema Europeo oltre ad eventi privati più piccoli sia a livello nazionale che internazionale.
Cosa significa per lei Salute Mentale?
Questa è una bella domanda, io non sono forse la persona più adatta perché non ho esperienza da questo punto di vista. Non vorrei addentrarmi in un ambito che non è di mia competenza.
Conosceva Progetto Itaca Lecce?
No, non lo conoscevo.
Ringraziamo il dottor Miglietta per la sua disponibilità e per averci regalato una visita esclusiva alle bellezze più nascoste di Torre del Parco, che testimoniano una storia incredibilmente sfaccettata, nonché longeva: sui muri interni si possono ancora oggi osservare iscrizioni in latino, una datata addirittura 25 Luglio 1631, e incisioni raffiguranti simboli religiosi e imbarcazioni a vela tipiche di quei secoli. La torre conserva una grande vitalità anche dopo centinaia di anni e regala al quartiere San Lazzaro e all’intera città di Lecce prestigio e cultura come solo un vero punto di riferimento riesce a fare.