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Il magazine di Club Itaca Lecce

Vita di quartiere

Un brindisi alla salute mentale

Intervista a Titti Stomeo, titolare della Vineria Popolare di Lecce

di Redazione  |  24 Aprile 2025

Nel cuore del quartiere San Lazzaro a Lecce c’è un luogo diventato punto di riferimento per residenti e cittadini: è la Vineria Popolare, situata in via Orsini del Balzo. A guidarla con passione è Titti Stomeo, che ci ha accolti nel suo locale dallo stile pop ma casalingo, raccontandoci la storia e la filosofia che animano questo spazio.


Cos’è la Vineria Popolare e come nasce?
Sono entusiasta di far parte del progetto Vineria Popolare. Più che un locale, è un contenitore umano: si beve, si ascolta musica, ci si incontra. È un luogo sereno e sociale, un vero punto di aggregazione per chi cerca autenticità e condivisione.


Che legame hai con il quartiere San Lazzaro? Perché avete scelto proprio questa zona di Lecce?
Il quartiere San Lazzaro è un punto di ritrovo naturale. Quando sono arrivata, il locale si chiamava già Vineria Popolare. Abbiamo ristrutturato tutto, e San Lazzaro è diventato casa. Qui c’è un’anima tranquilla, accogliente, che sentiamo profondamente nostra.


C’è un personaggio simbolico del quartiere che ti viene in mente?
San Lazzaro è una porta tra il centro città e la sua parte più intima. È più silenzioso rispetto al centro storico, ma non meno vivo. Penso subito a Francesco della pizzeria La Perla, mio vicino: la sua attività è parte integrante della storia del quartiere e della città.

Che tipo di persone frequentano la Vineria Popolare? Che identità ha acquisito nel tempo?
La Vineria Popolare è gestita da uno staff variegato, un mosaico di personalità. È un luogo misto, fondato sull’accoglienza: non c’è giudizio verso i clienti, ma ci teniamo molto al rispetto, sia verso chi lavora che verso chi sceglie di trascorrere il proprio tempo qui. Questo ha costruito un’identità forte, autentica.


Cosa significa per te “salute mentale”?
C’è ancora poco rispetto per chi affronta problemi di salute mentale. Se ti fai male a un braccio, si vede. Ma se stai male dentro, nella mente, nell’anima o nel cuore, non si vede – e spesso manca l’empatia. Io sento questa esigenza profondamente. Vorrei essere in relazione autentica con chi ho davanti, capire cosa sente.


La quotidianità, i soldi… sono tutte cose importanti, ma alla base c’è un problema: non riusciamo più a parlarci davvero. Abbiamo perso la connessione umana. E questo ci riguarda tutti.
È stato un piacere dialogare con Titti Stomeo, che con passione, empatia e perseveranza ha trasformato la Vineria Popolare in un luogo di incontro e ascolto. La ringraziamo per aver condiviso con noi un frammento della storia del quartiere San Lazzaro e della sua missione personale.

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