Le “Paoline” è una libreria religiosa aperta dal 1940, che deve il nome alle omonime suore, stabilitesi a Lecce in quegli anni. L’ordine delle “Figlie di San Paolo” possiede una propria Casa Editrice e una catena di librerie presenti in varie regioni d’Italia, e quella presente nella nostra città è tra le più antiche. Oltre ai libri, dalle “Paoline” si può trovare tutta una serie di articoli legati al Cristianesimo, come ad esempio rosari, crocifissi, icone… e anche una selezione multimediale, rivolta soprattutto ai più giovani.
Com’è nata la libreria “Paoline”?
È una libreria religiosa che fa a capo ad istituto di suore, le Paoline, appunto. È qui a Lecce da 80 anni circa e in questa sede attuale da circa 60. Ha come finalità la diffusione della parola di Dio attraverso i mezzi della comunicazione sociale.
Perché la libreria è nata proprio a San Lazzaro?
Purtroppo con precisione non ve lo so dire, perché all’epoca non c’ero; però credo che abbiano scelto in base a esigenze di logistica.
Che rapporto si è costruito negli anni con il quartiere?
Il rapporto è buono, di servizio, perché la libreria è un posto di cultura dove facciamo anche degli incontri, e anche di amicizia, come si fa tra buoni vicini. Un po’ tutti ci conoscono e conosciamo un po’ tutti. E andiamo anche oltre il quartiere perché la nostra è una libreria particolare, di nicchia, quindi un servizio a tutta la città. È un quartiere nel quale ci troviamo bene e ci dispiace che piano piano stia cambiando, dal punto di vista commerciale sta diventando un po’ meno vivace. Riteniamo che iniziative come queste possano essere di grande aiuto.
La posizione ha agevolato l’attività commerciale?
Siamo leggermente fuori dal centro, e questo ci può escludere dalla clientela di passeggio, i nostri clienti sono perlopiù persone che vengono da noi appositamente. Invece se fossimo leggermente più in centro, oppure se riuscissimo in qualche maniera insieme con gli altri esercenti a fare di San Lazzaro un quartiere più centrale, con nuove attività e nuove iniziative ciò ci porterebbe anche ad incontrare persone che non vengono solo per noi.
Dalle testimonianze del quartiere, negli anni ottanta erano presenti le suore dell’Istituto Discepole di Gesù Eucaristico, ne eravate a conoscenza?
Si. Le nuove discepole di Gesù Eucaristico sono sempre presenti nel nostro territorio, e infatti prima erano qui a San Lazzaro però purtroppo sono andate via da questa zona per motivi di età, di congregazione.
Cosa significa per voi salute mentale?
Essere in salute mentale per me vuol dire essere una persona serena con delle buone relazioni con gli altri e con sé stessa. Però essere fuori dagli schemi qualche volta è una cosa molto bella perché noi incontriamo tante persone e talvolta le persone fuori dagli schemi sono quelle che danno gli spunti più interessanti e le ascoltiamo davvero con piacere, delle volte vengono fuori delle cose che ci arricchiscono.
Per concludere, avete dei ricordi o degli aneddoti da condividere con noi?
Ricordo il sig. Ronzino, scomparso da poco, che abitava accanto alla pasticceria Franchini, e il gommista qui vicino a noi, conosciuto per la sua grande gentilezza oltre al suo lavoro, anche luì venuto a mancare. Ronzino era un personaggio particolare, da giovane era stato sacrestano nella parrocchia di San Lazzaro e stava sempre sulla porta a fumare e sapeva tutto dei negozi di qua. Per esempio, quando passava da noi e non avevamo aggiornato qualcosa, oppure non avevamo staccato le locandine di qualche evento del giorno prima, subito apriva e ci diceva di sistemare, perché teneva d’occhio il quartiere. Diciamo che lui era il personaggio più bizzarro. San Lazzaro è profondamente diverso oggi rispetto ad allora: molte attività hanno chiuso, come il cinema Santa Lucia, il più grosso dolore al cuore. Nell’attuale Piazzetta Congedo in passato c’era un benzinaio e in zona c’era un altro negozio molto grande, di rubinetteria, che ora non c’è più. Quelli storici, che resistono da tantissimo tempo, sono Renna, Franchini, il Bar Olimpia, il calzolaio e noi. Vedremo adesso di questo nuovo complesso commerciale al posto del cinema cosa uscirà fuori.
Storicamente, il perno della vita di un quartiere era la sua parrocchia; spesso, anzi, era quest’ultima a denotarlo, come è il caso del nostro San Lazzaro. La libreria “Paoline” non è semplicemente una rivendita di merce: è un’espressione di ricerca spirituale e di fede religiosa. Ed è anche un luogo dove non mancano occasioni per acculturarsi e riunirsi, condividendo punti di vista e opinioni.
“La libreria è una occasione per socializzare ed avere cultura”