Il Museo Ferroviario di Lecce, custode di una tradizione centenaria, ci racconta la storia del trasporto ferroviario, un elemento fondamentale per la crescita della città e del Salento. Elio Attanasio, volontario e socio tanto di Progetto Itaca Lecce ODV quanto di AISAF ASP, associazione che gestisce il museo, ci ha raccontato con passione che le locomotive esposte sono originali e risalgono agli inizi del Novecento, un patrimonio che testimonia l’evoluzione del sistema ferroviario locale e nazionale.
Particolarmente affascinante è la sezione dedicata ai treni storici. Fino a non molti decenni fa, i treni a vapore collegavano Lecce a Gallipoli, offrendo ai passeggeri un’esperienza unica. Inoltre, i vagoni di terza classe, con i tipici schienali in legno, sono stati protagonisti anche del film Un’avventura, ispirato alla musica di Lucio Battisti. Questi stessi vagoni, con il loro fascino retrò, ci fanno viaggiare nel tempo, passando dalla rigidità delle vecchie classi a quella delle poltrone imbottite delle moderne carrozze.
Gli spazi che oggi ospitano il museo erano un tempo le officine delle Ferrovie dello Stato, dove i treni delle ferrovie nazionali venivano portati per essere riparati. Qui venivano utilizzati torni e tanti altri strumenti specializzati, un perfetto esempio di come la tecnologia e l’ingegneria si siano evolute nel tempo proprio qui a Lecce per garantire la sicurezza e l’efficienza del trasporto.
Oltre alle locomotive, il museo custodisce anche affascinanti plastici ferroviari che simulano il percorso dei treni, con effetti di giorno e notte, ricreando le stazioni di località come Fasano. Ogni dettaglio, dai binari alle piccole costruzioni, è stato riprodotto con estrema cura, permettendo ai visitatori di immergersi nell’atmosfera di un tempo passato. Un aspetto molto interessante che Elio ci ha mostrato riguarda il trasporto ferroviario dei tronchi della Foresta Umbra, un’attività vitale per l’industria del legno, che avveniva su binario a scartamento G percorso da un convoglio tipico delle ferrovie forestali a scartamento ridotto e di cui esiste una riproduzione nel museo.
Un ulteriore pezzo di storia di Lecce che il museo preserva è legato ai tram del mare, che tra il 1898 e il 1932 collegavano Piazza Sant’Oronzo a San Cataldo. Il tram veniva utilizzato per portare i bagnanti verso le spiagge di San Cataldo. Questo percorso, che passava per la villa comunale e il tribunale, è oggi solo un ricordo, con poche foto dell’epoca a testimoniare la sua esistenza.
Nel cuore del museo si trovano anche oggetti storici come i sacchi della posta in juta, che evocano il passato delle comunicazioni e dei trasporti postali.
Noi di Club Itaca Lecce siamo rimasti affascinati dalla ricchezza di storie e oggetti custoditi in questo museo. La visita è un’occasione unica per conoscere non solo la storia ferroviaria di Lecce e del Salento, ma anche l’evoluzione della tecnologia del trasporto nel corso dei decenni. Invitiamo calorosamente tutti i cittadini, grandi e piccoli, a visitarlo: siamo certi che non rimarrete delusi dalla bellezza e dalla storia che si celano tra le sue mura.